Al momento stai visualizzando Alimentazione corretta e disabili ♿

Alimentazione corretta e disabili ♿

Una corretta e sana alimentazione contribuisce ad un migliore livello psicologico e fisico di tutti i popoli.

Mi capita spesso di sentire rivolgermi delle domande sul mio fisico : “ma come fai a essere così magra? Non mangi? “.

Il mio non vuole essere un articolo sull’alimentazione, non sono una nutrizionista, ma sono una donna, sportiva in carrozzina con atassia di Friedrich.

Qual è la dieta più adatta per un soggetto disabile?

 Uno stile di vita sano è indicato in particolar modo a chi è in carrozzina o allettato: vista la tendenza a bruciare meno calorie, il rischio è di prendere troppo peso e soprattutto di essere soggetti altre patologie.

L’eventualità opposta è la malnutrizione, dovuta ad un deficit di macronutrienti o micronutrienti, che si evidenzia con eccessiva perdita di peso o di massa muscolare. Tornare in forma, vista la tendenza a bruciare meno calorie, può diventare poi impresa complicata: basti pensare che in media il metabolismo complessivo di un disabile diminuisce di oltre il 30%, anche per via di una minore massa magra attiva. Ecco quindi quanto è importante seguire una serie di accorgimenti per prevenire problematiche incombenti.

  • In generale , un uomo sano ha bisogno di circa 2500 calorie al giorno per mantenere il suo peso corporeo, mentre a una donna ne bastano circa 2000. È chiaro che, per una persona disabile, il dispendio energetico non sarà lo stesso: per mantenere un peso nella norma è indispensabile ovviamente assumere meno calorie.

Perché è importante l’alimentazione?

Un corretto stile alimentare contribuisce a costruire, rafforzare, mantenere il corpo e a fornire l’energia quotidiana indispensabile al buon funzionamento dell’organismo.

Come tutte le persone ATASSICHE, anche io, sono di tendenza alla disfagia: “L’incapacità di deglutire in modo corretto comporta nel malato di disfagia una seria difficoltà a nutrirsi e idratarsi in modo adeguato.” (https://www.nutricia.it/disfagia-e-alimentazione/monitorare-la-nutrizione/).

Questa situazione porta il paziente ad  evitare di assumere alimenti e bevande nelle giuste quantità. Si possono quindi manifestare significativi cali di peso nei disfagici e questo può avere delle serie conseguenze se la disfagia è accompagnata da altre patologie. È necessario rieducare a mangiare, in modo da ridurre sensibilmente i disagi e i problemi legati alla disfagia. (…)

Questa situazione porta il paziente ad  evitare di assumere alimenti e bevande nelle giuste quantità. Si possono quindi manifestare significativi cali di peso nei disfagici e questo può avere delle serie conseguenze se la disfagia è accompagnata da altre patologie. È necessario rieducare a mangiare, in modo da ridurre sensibilmente i disagi e i problemi legati alla disfagia.

“Gli alimenti vietati

In una dieta specifica per chi soffre di disfagia ci sono degli alimenti da non somministrare mai:

Alimenti a doppia consistenza (es. minestrone con verdure a pezzi)

Alimenti filanti (es. formaggi cotti)

Alimenti solidi di difficile gestione in bocca (es. riso o legumi interi)

Alcolici

Pane

Crackers e grissini

Frutta secca

Frutta fresca con piccoli semi (es. lamponi, melograno)

Gelati con pezzi di nocciole, scaglie di cioccolato, canditi.” (https://www.nutricia.it/disfagia-e-alimentazione/monitorare-la-nutrizione/).

In più noi con l’atassia dobbiamo tenere a bada la glicemia.

Io sono sempre stata cosciente della mia vita, condizione e malattia, ragazzi non fate nulla di testa vostra ma, RIVOLGETEVI AD UN BRAVO NUTRIZIONISTA.

VIVIANA GIGLIA

Lascia un commento