Ricomincia la vita di Neuroweb channel, la sua terza vita, e come mio primo brano abbiamo pensato che, per noi questo periodo qui, visti i mesi che abbiamo vissuto, è come il periodo natalizio. Il brano che vi stiamo presentando nella rubrica “Pensieri in libertà” curata da Viviana Giglia, è stato pubblicato qualche mese fa dalla rivista FMagazine ed abbiamo pensato, io e tutta la redazione, che questo pezzo sul Natale rappresenta meglio la voglia di riprendere il nostro colloquio con voi.
Perché Natale è sempre Natale
Ed è arrivato anche questo Natale.
Le colonne sonore dei giorni dell’anno, fatte di ritmi incalzanti, che seguono la cadenza dei rumori del rap in questo periodo cambiano.
Se dovessimo pensare ad un sottofondo musicale per tutto il mese di dicembre sicuramente penseremmo alla musica di Francesco De Gregori in “Viva l’Italia”. Una musica con un ritmo dolce, con sottofondo di zampogne, rassicurante, che richiama atmosfere familiari, distese, calde, fatte di sorrisi, di gentilezza.
Un Natale dove fuori fa freddo, c’è la neve e dentro, in una grande stanza, un grande fuoco, con tutti i parenti
con i bambini che giocano e aspettano i doni di Babbo Natale.

Questo è quello che tutti abbiamo sempre sognato, e forse abbiamo sempre cercato. Di noi tutti, la maggior parte è riuscita a vivere , almeno una volta, quell’atmosfera.
Ma Natale come dovrebbe essere, ma soprattutto cosa dovrebbe essere?
Cosa è il Natale?
Più che un regalo, un luogo, colori dovrebbe essere un momento in cui si matura, in cui si riflette su di sé e sulle persone che ci circondano.
Dovrebbe essere un momento di intimità vera, di serenità da ricordare.
Dovrebbe…
In questi ultimi anni Natale è diventato il festival dell’ipocrisia, il festival dell’ostentazione.
Cosa dovrebbe essere Natale?
Fa specie che uno dei più profondi significati del Natale ci venga proposto dalla pubblicità con uno spot semplice, all’apparenza, senza particolari effetti speciali, dove il colore predominante è il bianco e i protagonisti sono delle persone anziane che dalle varie inquadrature sembra che stiano ricordando i loro tempi felici, perse nei loro mondi, rimaste a rincorrere i loro ricordi, ancorati a qualche decennio fa.

Sguardi lontani, assenti che trasmettono la solitudine delle persone che hanno poco da dire a chi gli sta vicino.
Sguardi di chi ha dato tutto nella sua vita, sembrerebbe. Non è così perché basta un solo cuscinetto per riportare un guizzo di allegria, di vita, di luce viva in quegli occhi.
Una discesa in città a bordo di un semplice slittino riporta la gioia nei cuori di queste persone.

Cosa ha fatto cambiare l’animo di queste tre bellissime donne?
Il click sta nell’aver condiviso un momento unico: una semplice discesa in slittino fatta insieme.
Ecco il profondo significato del Natale: LA CONDIVISIONE.

Praticamente Natale è la più bella festa dell’anno, ma anche la più cruda, e la più brutta.
È la festa della riunione delle famiglie, delle risate, dei doni, dei bimbi ma tutti ci dimentichiamo di chi è solo anche in quelle riunioni.
Un pensiero va ai disabili che sono a casa loro, a volte dimenticati in una stanza, a volte in un appartamento, se non in una struttura ospedaliera.
Un pensiero va agli anziani che non possono avere la possibilità di condividere insieme ai figli il momento del Natale.
Un pensiero va a chi è seduto su una panchina da solo, sotto la neve e dall’alto di una collinetta vede sotto di sé tutta sua città illuminata dalla luce delle case ed in festa.

Scusatemi ma è Natale.
Buon Natale
Mario Fantasia
Questo brano, con i suoi riferimenti al Natale, con tutte le sensazioni che trasmette: dolci, calorose, tipicamente italiane ed in conclusione tristi, rappresenta tutta la gamma di stati d’animo che ci pervade in questo periodo. Per noi di Neuroweb Channel è un Natale dove si sono aggregati, a questa famiglia, altre persone che vogliono continuare quello che abbiamo incominciato a narrare qualche anno fa.
Con la loro semplicità hanno completato la nostra famiglia che era già composto da Mario FANTASIA, Daniele DRAGO, Cristina MIOCIC e Roberto PITITTO Giulia MAESANO, Viviana GIGLIA e Giuseppe PASQUALETTO.
Saremo noi a raccontarvi il romanzo della lotta per la vita, della ricerca, insieme ad ognuno di voi che ha voglia di affiancarci.
Buon viaggio a tutti quanti