Kirk Kilgour un nome che ai più non dice nulla, ma a me, vecchio cuore da pallavolista adesso sofferente di Sclerosi Multipla, e portatore di Handycap, mette i brividi.
Kirk Kilgour era un giocatore di pallavolo degli anni ’70. Il primo giocatore americano che ha partecipato al campionato italiano di volley. Era, ai tempi, un pallavolista a tutto tondo. Un campione. Forte fisicamente, formatosi nella grande università di UCLA, competitivo al massimo.
Fu ingaggiato dalla squadra di Ariccia, compagno di altri campioni immortali di questo sport. Vinse uno scudetto qui in Italia, e fu anche viceallenatore della nostra nazionale nel lontano 1975.
Lo so, stiamo parlando della preistoria, ma sotto questo cielo ho capito che cambia la forma, ma le vite e le storie sono le stesse. Questo ragazzone americano, possiamo dire che in quel momento della sua vita aveva tutto: soldi, fama, faceva la vita che desiderava…insomma poteva essere definito “un tipo fortunato”, “uno a cui la vita sorrideva”.
Mi potrete dire di essere un ossessionato per lo sport, ma lui ti forma, ti plasma, ti fa crescere, ti prepara. E’ inoltre una risorsa infinita di esempi positivi da seguire e un continuo insegnamento di vita.
Una sera, durante un allenamento di routine, alla conclusione di una stupida capriola, la sua schiena ha fatto crack. TETRAPLEGICO!!! La sua vita, nel breve lasso di tempo di qualche decimo di secondo è cambiata. Addio fama, successo, realizzazione professionale…addio tutto.
C’era da rifarsi una vita, un’esistenza. Ha continuato a lavorare, a stare a contatto con i ragazzi, facendo l’allenatore, il commentatore tv, il professore sempre a bordo della sua carrozzina. Una forza mostruosa.
L’11 febbraio del 2000, nel corso del Giubileo degli Ammalati ha recitato questa preghiera davanti a Papa Woytila, che riporto qui integralmente, e che dovrebbe far riflettere per primo chi scrive, e poi chi sta vivendo momenti terribili, e crede di aver esaurito le forze e la pazienza per andare avanti.
La Preghiera
Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
mi ha fatto povero per non essere egoista.
Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini
nessuno possiede quello che ho io!
Kirk Kilgour
Questi versi mi hanno commosso e caricato come una molla per andare avanti, aiutando, come spero, chi in certi momenti pensa di non farcela, in tutti i modi, anche con questo progetto chiamato ScleroWeb, e che cercherà di essere sempre al fianco di tutti. Ecco la nostra forza infinita.
NOI NON DOBBIAMO MOLLARE MAI – NEVER GIVE UP!!!
Mario Fantasia
La redazione di ScleroWeb