Riguardo al trattamento tramite angioplastica dilatativa (Pta) della CCSVI
Credo sia comprensibile essere negativi riguardo ad un intervento dal quale ci si aspettava grandi cose (forse troppe) da parte di coloro che magari non hanno avuto un beneficio ma è altresì da rispettare chi invece ha ottenuto piccoli o grandi risultati.
Del resto oggi sappiamo bene che questo trattamento deve essere personalizzato e non è praticabile in tutti i casi; inoltre se eseguito in modo non adeguato può anche causare danni maggiori: ma tutto questo il Prof Zamboni e il Dottor Salvi lo dicono da sempre.
Consideriamo invece che questa è una scoperta recente e purtroppo non supportata economicamente nella ricerca neppure dall’associazione che invece dovrebbe tutelare i malati di Sclerosi Multipla. Potremmo certamente dire che in 10 anni, il Prof Zamboni ha scoperto un capitolo fondamentale e forse decisivo riguardante la Sclerosi Multipla, quello che invece non è successo in oltre quaranta anni di onerosi e dispendiosi studi esclusivamente fatti su farmaci che si sono rilevati a volte anche pericolosi e con effetti collaterali devastanti.
Traiamo un pò di conclusioni ad oggi:
Perché la ricerca del prof. Zamboni in Italia non viene approfondita con validi studi e invece all’estero spesso si ha la curiosità e voglia di continuare a capire?
Perché in Italia domina in campo neurologico la Sin, società italiana di neurologia, che guarda caso è nettamente spostata verso i farmaci che trattano l’aspetto infiammatorio della malattia, quindi il sintomo, e minimamente cercano la causa. Il problema da noi è che la maggiore associazione italiana, l’Aism, segue nettamente l’orientamento della Sin.
I motivi li sappiamo bene: un farmaco buono, ma che non risolve una malattia cronica, vende troppo bene per essere gettato alle ortiche; lo si fa quando scadono i brevetti (vedi interferone). Se poi facciamo un passo oltre ci accorgiamo che importanti componenti del Sin fanno parte del comitato scientifico di Fism (la fondazione che gestisce le finanze dell’associazione Aism) il quale “stila la graduatoria dei progetti tenendo conto delle valutazioni dei referee e propone collegialmente l’entità dei finanziamenti da erogare a ciascuno” (statuto Fism) cioè decide vita e morte di che cosa la fondazione (e quindi l’associazione) si devono occupare.
Quindi le conclusioni sul perché oggi in Italia è stato calato un muro sullo studio della CCSVI e il suo trattamento non è difficile e le lascio a voi. Per fortuna che il Prof Zamboni sta continuando a Cona le sue ricerche e che lo studio Brave Dreams è terminato e si attendono i risultati.
Del resto, la CCSVI è stata riconosciuta come patologia dalla medicina mondiale durante il congresso mondiale Uip 2009 a Montecarlo, poi dalla Società italiana di angiologia e patologia vascolare (Siapav) nel 2011, ancora nello stesso anno durante l’annual meeting della Società Internazionale per le malattie neurovascolari (Isnvd) e poi durante il congresso mondiale Uip 2013 a Boston dove 2000 delegati di 47 paesi presenti, sulla base delle evidenze scientifiche scaturite dal lavoro dei ricercatori negli ultimi anni hanno raggiunto il consenso sul fatto che la “CCSVI esiste”.
Per chi volesse impiegare un po’ di tempo, riporto qui di seguito una serie di studi rilevanti che avvalorano la scoperta del Professore di Ferrara:
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19060024
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19958985
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20351673
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21839654
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22233619http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22364944
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22687168
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23034121
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23523158
- http://www.jvir.org/article/S1051-0443(14)00746-5/fulltext
- http://benthamscience.com/journal/abstracts.php?journalID=cnr&articleID=124278
- http://ccsviinms.blogspot.com/2014/03/blood-matters.html
- http://ccsviinms.blogspot.com/2012/11/whats-sangue-ha-a-fare-con-esso-nov.html
- http://journals.lww.com/bloodcoagulation/pages/articleviewer.aspx?mobile=0&year=2014&issue=10000&article=00012&type=Abstract&desktopMode=true
- http://www.omicsonline.org/open-access/vascular-disease-in-multiple-sclerosis-a-real-thing-2155-9864-1000370.php?aid=80646
Romina Finesso