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La lettura del lunedì Pescatore- Angelo Bertoli

La nostra vita nelle nostre canzoni – Edoardo Bennato

… di musica, di emozioni e di ricordi

Eccoci con la seconda puntata di questa nostra nuova rubrica che rientra a giusta ragione nella lettura del lunedì: la nostra vita nelle nostre canzoni.
Sarà un modo per ricordare i nostri anni ’70, ’80, ’90, 2000, ecc.., e lo faremo principalmente con i brani italiani di un certo spessore e di certi autori.
Saranno brani che chi li ricorderà farà un salto nel tempo, nei vari capitoli della sua vita.
Per chi non li conoscerà sarà invece l’occasione per avvicinarsi e immaginare che anni potevano essere quelli in cui questi pezzi sono stati scritti ed hanno avuto successo, insieme ai loro autori . A chi ha la pazienza di arrivare fino in fondo all’articolo diamo la possibilità di ascoltare questi brani.
Speriamo che sia di vostro gradimento questa collana.
Buon bungee jumping fra i sentimenti.

La Redazione

L’isola che non c’è  (1980)Edoardo Bennato

Edoardo Bennato è il cantautore italiano autore del brano di oggi. Cantautore napoletano nato il 23 luglio del 1946.

È ritenuto uno dei maggiori rocker italiani, genere che ha spesso unito o alternato al blues e al folk. Il 19 luglio 1980 fu il primo artista italiano a registrare un’affluenza di più di 50000 spettatori allo stadio milanese di San Siro nonché il primo cantante solista italiano a esibirsi, nel 1976, al Montreux Jazz Festival.

Chitarristaarmonicista e cantante, dopo un’esperienza londinese cominciò a proporsi come one man band suonando contemporaneamente, oltre alla chitarra e all’armonica, anche il tamburello a pedale, il kazoo e altre percussioni. L’influenza di grandi del blues come B.B. King e John Lee Hooker su tutti, del rock and roll e di cantautori come Bob Dylan, caratterizzò subito il suo personaggio e la sua musica, nella quale però non potevano mancare influenze mediterranee e partenopee.

Tra gli altri autori che sono stati fonte d’ispirazione vanno citati anche John HammondChuck BerryElvis PresleyJimmy SmithPaul Anka e Neil Sedaka. Si dichiara, inoltre, appassionato dell’opera buffa di Rossini.

I suoi testi sono spesso ironici e dissacranti e rivolti in modo graffiante contro il potere, a qualsiasi livello e in qualsiasi forma si manifesti, senza schieramenti politici o appartenenze a partiti. Questo stile gli è valso nel 2016 il Premio Lunezia per la qualità musical-letteraria dell’Album “Pronti a salpare”.

Il testo

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all’isola che non c’è

Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po’ preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un’isola che non c’è

E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà

Son d’accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c’è mai la guerra
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è

E non è un’invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da te

Son d’accordo con voi, niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio né violenza, né soldati né armi
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è

Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l’isola che non c’è

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te