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L’ASL di Crema garantisce ciò che la scienza non sa di Mario Fantasia

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MIRACOLO!!! Possiamo annunciare urbi et orbi che dalla Sclerosi Multipla si può guarire… almeno nella zona di Crema.

Scommetto che morite dalla voglia di sapere il nome del farmaco miracoloso che tanto può, o della ricerca rivoluzionaria sugli OLIGO-DENTRO-I-CITI fatta espressamente dal Lui, colui “che tutto sa” (si parla del sig. Comi), mentre passava con il suo get privato a forma di suppostone per Crema.

Mi dispiace deludervi. Per questo genere di film di fantascienza vi prego di rivolgervi altrove, ma soprattutto tra qualche altro secolo.
Anche se, detta così, sembra una fake news fascista tanto cara alla signora Boldrini, vi assicuro che è vera.

Circa un mese fa, dopo l’estate che notoriamente è stagione dedicata all’ozio e ai topless (siano sempre benedetti), ho inoltrato alla sede territoriale dell’ASL di Crema la mia richiesta per poter accedere al servizio di fisioterapia domiciliare. Scusate, ma essendo io un Signore, un nobile di sentimenti con la puzza sotto al naso, dotato (di serie) di Sclerosi Multipla del tipo “Primariamente Progressiva”, pretendo, perché sono un tipo che ama le comodità e gli agi, che questa terapia fisica mi sia recapitata a casa. Dopo dieci giorni di spasmodica attesa, mi è arrivata la risposta: Sig. Fantasia, lei può accedere al servizio di fisioterapia domiciliare.

Alla lettura di tale responso ho stappato un brick da 1 litro di Tavernello invecchiato 12 anni.
Con gli occhi pieni di lacrime ho continuato a leggere la risposta vergata dalla dirigente, che raggiunge il suo massimo splendore a Mezzanotte (forse perché è il suo cognome): il servizio si concluderà il 28 ottobre dell’anno in corso (tenete conto che siamo agli inizi di ottobre dell’anno in corso).
A questa ulteriore notizia la mia gioia ha raggiunto vette inimmaginabili: DAL 28 OTTOBRE DELL’ANNO IN CORSO IO NON AVRO’ PIU’ BISOGNO DELLA FISIOTERAPIA, ERGO, DOPO QUELLA DATA, IO GUARIRÒ!!!

Alla faccia di tutte le case farmaceutiche che spendono qualche miliardo di euro per imbottirci di farmaci inutili (guadagnando 5 volte tanto di quanto spendono per la loro preparazione).

W l’ASL di Crema!!!

Malati di tutta Italia, Europa, Gibilterra, Andorra, isole comprese, unitevi e venite a curarvi all’ASL di Crema!!!

Alla luce di questa devastante scoperta, la direttrice dell’Azienda Sanitaria Locale, per l’appunto…di Crema, è in attesa del premio Nobel per la medicina che, per l’occasione, le verrà consegnato personalmente da Valerio Staffelli di “Striscia la notizia”.
Potete immaginare quanto stanno rosicando i dirigenti delle ASL di Bergamo o Cremona che continuano a concedere questo tipo di servizio per periodi più lunghi, convinti che la Sclerosi Multipla sia una patologia irreversibile.

Ah… beata ignoranza!!! (Totò docet)

Dimenticavo…se non potete muovervi da casa ed avete bisogno di ausili che vi ausiliano a migliorare la vostra qualità di vita, non c’è nessun problema: recatevi al C.U.P. dell’ASL (sempre di Crema). Al solo pensiero di dovervi muovere, voi siete gia sulla via della guarigione. Quindi andate al C.U.P., altrimenti siete voi a non voler guarire.

Questa è la nouvelle vogue dell’assistenza e della medicina nella zona di Crema.

Con queste nuove scoperte, queste nuove frontiere dello scibile umano si combatteranno più ferocemente gli sprechi in certo tipo di sanità, i falsi invalidi, ma, soprattutto, chi adesso è invisibile, lo sarà ancora di più in futuro, sentendosi sempre di più un peso per sé stesso e per gli altri, ma…in via di guarigione.

Chiaramente tutto quello sul quale ho ironizzato ha l’avvallo delle linee guida dell’ASL della provincia di Cremona.
Questo significa che non sono stati commessi reati; ricordiamoci che queste linee guida sono state concepite, studiate, redatte da personale amministrativo, persone che non ragionano vedendo chi gli sta di fronte, guardandolo negli occhi, come fanno gli uomini, ma considerandolo un codice, un numero di matricola.

Non ci credete?
Leggete qualche testo di qualche legge in tema di sanità: non troverete mai la persona sofferente definita “paziente”, o “malato”, sfortunato. Noi, per questi burocrati saremo sempre “l’assistito”. Quanto di più impersonale, freddo, asettico queste menti illuminate abbiano potuto partorire.

La legge non è impersonale. Essa regola la vita di persone, sane e meno sane, fatte di cuore, testa e anima.
La legge va interpretata: è una stoffa grezza che va tagliata di volta in volta adeguandola alle misure di chi la deve indossare.
Chi taglia questa stoffa deve avere la capacità, il coraggio, la personalità, la maturità e l’umanità per poterlo fare.

La mancanza di questi requisiti condanna chi applica tali disposizioni in maniera così passiva a dimostrare a tutti la propria inferiorità e la propria inadeguatezza a ricoprire certi ruoli di responsabilità.
Questo significa essere dirigente, soprattutto in certi ambienti dove la sofferenza e la frustrazione la fanno da padroni.

Mario Fantasia