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Shiatsu

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Cos’è lo Shiatsu?

Lo Shiatsu è  un trattamento manuale che proviene dal Giappone, una tecnica terapeutica sistematizzata dal fisiatra giapponese Tokujiro Namikoshi.“La terapia Shiatsu non è invasiva e agisce sul corpo, sulla psiche e sulle nostre emozioni: aiuta a ridurre lo stress, contribuendo al benessere generale attraverso una lettura emotiva degli stati di deficit o di eccesso del flusso energetico dei canali della Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C).La sua traduzione lascia subito capire di cosa parliamo: “Shiatsu”, infatti, traduce “pressione con le dita” esercitata su tutto il corpo, attraverso pollici e palmi delle mani che si concentrano su alcuni punti chiamati “meridiani”, per ripristinare l’energia vitale.(https://www.studiomedicoaloe.it/trattamenti-shiatsu#:~:text=Nel%20caso%20in%20cui%20l,tale%20da%20regolare%20il%20Qi.)

Esistono diversi stili di Shiatsu: quello oggi praticato nasce dall’integrazione delle terapie manuali tradizionali giapponesi con le moderne conoscenze mediche occidentali

Lo Shiatsu è efficace in caso di disabilità?

Le potenzialità e la grande potenza dello shiatsu si riscontrano in trattamenti così coinvolgenti e sottili che mettono in contatto un operatore con un mondo fatto di comunicazioni metalinguistiche, quello della disabilità.

Il bello dello Shiatsu è proprio questo: non esiste chi dà senza chi riceve. Il trattamento è un momento di condivisione e comuncazione anche a livello sottile.

Adatto davvero a chiunque, in sedia a rotelle, centenario o in gravidanza.

Tecnicamente parlando,lo shiatsu, che letteralmente significa “pressione effettuata con le dita”, a sua volta derivata dalle teorie della Medicina Tradizionale Cinese. Ed è molto più di questo: rotazioni articolari, stretching, semplice contatto in ascolto degli organi e delle fasce muscolari. Attraverso la pressione, si agisce sulle disarmonie che incorrono con il nostro stile di vita moderno, pieno di stress fisici ed emotivi e magari abbinato ad abitudini alimentari non ottimali. La pressione agisce su tale disarmonia, in quanto il ricevente/Paziente stesso risponde agli stimoli rimuovendo stasi e blocchi, ristabilendo l’equilibrio e facendo ritrovare all’organismo la propria armonia e il proprio benessere.

Si tratta di una tecnica dolce, più semplice di quanto si possa pensare che non presenta nessuna controindicazione, tanto da poter essere praticata da tutti , anche se si è costretti in sedia a rotelle.

Certo, il mondo della disabilità è molto delicato, poiché spesso chi riceve può non comunica verbalmente e presenta ostacoli non solo motori ma, ad esempio supporti, sondini, manopole speciali.

In questo contesto lo shiatsu deve essere destrutturato: non sempre chi riceve è abituato al contatto fisico o non lo gradisce perché lo collega inevitabilmente a cure mediche sgradevoli, per cui è importante arrivare con estrema delicatezza e rispetto e chiedere il permesso, mantenendo sempre il contatto visivo affinché si possano percepire sguardi e richieste non verbali.

Io stessa ho fatto un paio di volte la digitopressione che avviene per mezzo delle dita molto efficace nell’indurre il corpo al rilassamento, riducendo gli ormoni dello stress e favorendo le funzioni del corpo a riposo.

In questo modo diminuisce il battito cardiaco, il respiro diventa più profondo, migliora la circolazione, i muscoli si rilassano, e anche la mente.

Questo tipo di massaggio mi ha insegnato a percepire il mio corpo e la mia mente.

Sicuramente da ripetere

Viviana Giglia

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