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Turismo-accessibile

Giugno è i mese in cui tutti , senza differenza alcuna, pensiamo alle vacanze.

Spieghiamo cos’è il “Turismo accessibile”: è un’ insieme di strutture e servizi messi a disposizione di persone con disabilità o bisogni speciali in modo che possanogodere della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte ad eventi senza incontrare problematiche o difficoltà in condizioni di autonomia, ma anche di sicurezza e confort.

La platea di destinatari del turismo accessibile è in continua evoluzione in quanto l’offerta di strutture e servizi si estende a un mercato sempre più  ampio in cui si possono includere persone con  disabilità quali problemi di tipo motorio, sensoriale, cognitivo o di salute, ma anche persone che hanno delle difficoltà di tipo alimentare quali per esempio soggetti con allergie o intolleranze alimentari. E ancora persone che per motivi di età hanno difficoltà a spostarsi o camminare a lungo, famiglie con i bambini, fino a ricomprendere anche soggetti che non hanno una grande disponibilità monetaria.

Ma il lavoro da fare per rendere concreta l’accessibilità come principio di uguaglianza espresso dalla nostra Costituzione all’art. 3 comma 2 per consentire la partecipazione dell’individuo alla vita sociale con parità di diritti e doveri.

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il potenziale del turismo accessibile per disabili è ancora ampiamente sottovalutato, nonostante il mercato globale delle persone con disabilità e dei loro accompagnatori superi i 1,3 miliardi di individui. In Europa, il valore di questo segmento supera i 400 miliardi di euro all’anno. Di fronte a questi dati, investire in turismo accessibile e inclusivo non rappresenta solo un atto etico, ma una reale opportunità di business.

In un Paese come l’Italia in cui l’esperienza di viaggio e di vacanza si caratterizza per la ricca offerta culturale, paesaggistica, di arte, di tradizioni non si dovrebbe parlare di  turismo accessibile come di una categoria separata ma l’accessibilità dovrebbe essere l’ elemento naturale di un paese ospitale in cui non ci sia bisogno di distinguere un’offerta per ospiti che hanno bisogni speciali, ma si rivolga a tutti e possa rispondere ai più diversi bisogni. Per fare ciò occorre pensare ad un mercato turistico senza barriere, che si caratterizzato dalle buone pratiche dell’ospitalità mettendo in campo delle professionalità in cui gli operatori prestino attenzione attraverso progetti e interventi strutturali di qualità.

Così facendo il nostro Paese sarà in grado di garantire  a tutti i potenziali fruitori la piena libertà di esercitare i propri diritti a partire dal piacere di viaggiare. L’immagine dell’Italia tutta non deve essere limitatamente intesa solamente per  la bellezza dei suoi territori, i suoi capolavori artistici, le sue e unicità, ma sopratutto  per la sua gente e la sua cultura dell’accoglienza che ne rappresenta il livello di civiltà.

NATURALMENTE noi di NEUROWEB CHANNEL, INIZIAMO UN INCHIESTA, CON LE VOSTRE TESTIMONIANZE DA TUTTA LA NOSTRA PENISOLA, PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE.

VIVIANA GIGLIA

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